Chi Sono
"Non c'e adulto che esaminato bene, non sia nevrotico"
Jorge Luis Borges
ILARIA CORLETO
Mi chiamo Ilaria Corleto e sono Psicologa e Psicoterapeuta, specializzata in Terapia Familiare ed abilitata alla somministrazione di Test Psicodiagnostici.
Lavoro a Salerno, occupandomi di terapie individuali, di coppia e della famiglia L'obiettivo di questo sito è promuovere la mia attività professionale, insieme alla cultura della promozione del benessere e della prevenzione del disagio psico-fisico, e creare contatti sia con utenti che con colleghi o professionisti interessati alle mie attività di Sostegno Psicologico, Psicoterapia e Psicodiagnosi.
Gli aspetti che caratterizzano la mia metodologia di lavoro sono una grande professionalità e serietà, unite ad una profonda attenzione per la persona, che ritengo co-costruttrice del processo terapeutico. Considero assolutamente doveroso, infatti, per lo psicologo, rispettare l'individuo in cura e considerarlo portatore della “propria” verità psicologica, correlata ai suoi vissuti emotivi ed alla sua interpretazione della realtà circostante. Pertanto non mi prefiggo l'obiettivo di imporgli un cambiamento, ma, bensì, di dare attenzione ai suoi pensieri e sentimenti e di fornirgli uno spazio entro cui poterli esprimere, in modo che possa dispiegare le potenzialità e gli aspetti repressi o inespressi della sua personalità ed arrivare a manifestare la propria individualità. Molto spesso, infatti, l'insorgere di disturbi psichici come l' ansia , la depressione , i disturbi alimentari o psicosomatici non è collegato necessariamente a “traumi” subiti in passato, ma può derivare dalle pressioni subite dall'individuo da parte di chi lo circonda. Tali pressioni sono legate alle aspettative implicite che i familiari o il partner hanno nei suoi confronti e possono condizionare i suoi comportamenti, non facendolo sentire libero di scegliere e fare ciò che vuole e arrecandogli uno stato di malessere quasi sotterraneo che può dar luogo alla comparsa del sintomo ansioso , depressivo o psicosomatico . Il setting terapeutico , ovvero il contesto della terapia, diventa, quindi, il luogo in cui lo psicologo aiuta il paziente a far emergere l'influenza di tali condizionamenti distinguendoli dai propri desideri e bisogni, ai quali si può cominciare finalmente a dare voce.
Come psicoterapeuta, mi propongo, dunque, come “catalizzatore” di un processo, che parte dalla costruzione di una solida alleanza terapeutica con il paziente (basata sul “riconoscimento” dell’altra persona, esistente con i suoi valori e le sue emozioni), passa per la catarsi emozionale(ovvero per la possibilità del paziente di esprimere e liberare le proprie emozioni nell’ambito di una relazione che le contenga) e prevede poi la possibilità di mettere in discussione, all’interno del percorso terapeutico, le scelte ed i comportamenti disfunzionali che causano il disagio psicologico, secondo una prospettiva che permette al paziente di ampliare la visione dei propri problemi aprendosi a nuovi punti di vista e garantendogli lo spazio e la possibilità di scoprire in se stesso le risorse utili per consentirgli di trovare altre soluzioni comportamentali, più sane e funzionali di quelle adottate in precedenza.
PSICOLOGIA GIURIDICA
Dott.ssa Ilaria Corleto
Nel settore della psicologia giuridica, mi occupo di:
• Consulenze tecniche di parte (CTP) in ambito civile e penale per minori o adulti;
• Consulenze tecniche d’ufficio (CTU) in ambito civile e penale per minori o adulti;
• Valutazione della coppia o del bambino in caso di separazione o divorzio;
• Valutazione della coppia o del bambino in caso di affido o adozione;
• Valutazione del danno psichico e morale.
Dottssa buonasera, mia figlia di 13 anni a volte vomita spontaneamente e il medico di base non ha rilevato problemi di stomaco, dice che è un fatto nervoso. Com'è possibile?? Grazie, saluti,
A.M.
Gent.ma Sig.ra M., può capitare soprattutto ai bambini ed agli adolescenti di vomitare di fronte a situazioni o emozioni spiacevoli, che non riescono a digerire e tendono a rifiutare (da lì il vomito). Questo accade quando l'emozione viene percepita come troppo violenta o dolorosa e non può essere elaborata a livello mentale. E' probabile che sua figlia stia attraversando un periodo difficile in cui si sente addolorata e spaventata da qualcosa, tanto che non riesce a comunicare verbalmente il suo disagio, che viene espresso a livello corporeo. Sarebbe opportuno un colloquio psicologico per sondare eventuali problematiche e pianificare un eventuale intervento terapeutico. Cordiali saluti, Dott.ssa Corleto
Cara doc, le scrivo in merito a mia figlia, che non ha mai avuto un buon rapporto con il cibo. Ha 23 anni e già da 4-5 anni mangia pochissimo. A volte l'ho sorpresa a vomitare. Poichè ultimamente ha avuto problemi con un ragazzo non vorrei che andasse fuori di testa...potrei portarla da lei per qualche colloquio?
Gina N.
Cara Sig. Gina, mi colpisce il fatto che sembri essere più preoccupata per i problemi sentimentali di sua figlia, che per il problema con il cibo, che può essere pericoloso innanzitutto per la sua salute. In questi casi, oltre alla psicoterapia, che deve essere continuativa, è importante anche fare un passaggio dal medico curante, che predisponga uno screening completo atto a verificare le condizioni di salute complessive della ragazza. La questione, però, è che in questo caso si tratta di una maggiorenne, pertanto lei non può obbligarla ad andare dal medico nè ad intraprendere una psicoterapia. Un modo per incentivarla, però, potrebbe essere il suo stesso coinvolgimento nella psicoterapia di sua figlia. Potreste decidere di svolgere insieme questo percorso, di modo che la ragazza non si sentirebbe quella "malata". Resto a disposizione per ulteriori informazioni o contatti, cordiali saluti, Dott.ssa Ilaria Corleto
Cara Dottoressa, le scrivo perchè avrei bisogno di aiuto riguardo mia figlia. Ha 15 anni e mi sono accorta che purtroppo ha problemi di autolesionismo, spesso si fa del male, strappandosi i capelli o addirittura tagliuzzandosi le dita. Inoltre ha sbalzi d'umore continui e non vuole parlare con me. Che cosa mi consiglia? Grazie
Giorgia N.
Gentile Giorgia, ritengo che sua figlia abbia sicuramente bisogno di un aiuto tempestivo, in quanto l'auto-lesionismo è un problema serio, nel senso che gli adolescenti che ne soffrono non sono capaci di riconoscere e mentalizzare le proprie emozioni e, pertanto, tendono ad "agirle" attraverso atti impulsivi ed incontrollabili, che spesso sono pericolosi soprattutto per se stessi. Dietro l'atto di farsi del male c'è tutto un universo pieno di paure e di emozioni negate. L'intervento ideale per sua figlia è una psicoterapia che miri a darle gli strumenti per riconoscere le sue emozioni e riflettere su di esse. Una volta iniziato il percorso, poi, si potrà valutare anche l'eventualità di ricorrere ad un aiuto farmacologico per calmare gli stati d'ansia ed i cambiamenti d'umore. Mi contatti se desidera ricevere ulteriori informazioni. Saluti, Dott.ssa Ilaria Corleto