Negli ultimi anni si è riscontrato un notevole aumento delle separazioni coniugali, spesso accompagnate da conflitti. In tali situazioni l’elemento patologizzante non è la separazione, ma la qualità di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe, di conseguenza, i minori.
A tale proposito, occorre sottolineare che l’importanza educativa dei padri è stata per lungo tempo sottovalutata dal sistema giudiziario, per cui, tranne nei casi di malattia psichiatrica, uso di droga o presenza di una relazione extraconiugale, la madre è stata considerata fino a pochi anni fa la depositaria principale della tutela del minore.
Solamente dal 2006, con l’inserimento dell’affido condiviso come forma privilegiata da valutare, i Giudici si sono trovati a considerare la possibilità che i figli minori rimanessero affidati ad entrambi i genitori. La nuova legge attesta che, anche in caso di separazione personale dei genitori, i figli hanno diritto di mantenere un rapporto equilibrato con ambedue i genitori e che la potestà genitoriale è esercitata da entrambi.